“ULTIMO MES-SAGG-IO DI ELEONORA BRIGLIADORI” – Seconda Parte

Seconda Parte

  • Note per il lettore
A cura di chi scrive su questo sito*:
questo messaggio costituisce un UNICO CORPO, costituito da tre parti, la PRIMA PARTE pubblicata qui, nella sezione “i” di questo sito, (“i” vocale Euritmica, con tutti i suoi significati in senso antroposofico), è dedicata a “IL PRESENTE”, riguarda il momento attivo della pubblicazione, 18 febbraio 2017. La prospettiva del messaggio può essere compresa laddove l’uomo si alza in piedi coraggiosamente, per fare da ponte tra ciò che gli viene dal mondo e ciò che esiste nella sua anima ancorato nel cuore;
il secondo frammento, SECONDA PARTE, redatto da Eleonora, in ordine di tempo, nei giorni precedenti al 18 di febbraio 2017 e da lei pre-disposto, riguarda l’osservazione dei fatti dalla prospettiva del passato, corrispondente, nell’immagine della vocale Euritmica “A”, (in Euritmia significa accogliere il Passato) al fine di integrare i contenuti di cronaca del presente, descritti con la prima parte, innalzandoli ad una prospettiva impersonale attraverso le cause remote e karmiche della sua vita. “IL PASSATO” dunque corrisponde ad un movimento animico che indaga sulle cause prime degli eventi;
la TERZA PARTE di questo scritto, che chiuderà L’ULTIMO MESSAGGIO DI ELEONORA, verrà pubblicata nella sezione “O”, per ultima, e sarà inserita nella sezione del Sito, avente per titolo “IL FUTURO”. Questa ultima sezione, mostrerà le implicazioni costruttive dell’evento in analisi (la morte di Eleonora Brigliadori), attraverso i progetti a venire, che a partire dalla Morte civile e sociale di Eleonora sono stati, spiritu-al-mente, resi possibili. In realtà questo processo cognitivo, IAO, andrebbe sempre adottato per giungere ad una piena comprensione dei fatti, in una logica spirituale antroposofica. Eleonora aveva inteso in questo modo, l’inserzione del fatto, in una prospettiva Scientifico Spirituale, affinché le sue scelte fossero considerate  attraverso “il Mistero dell’IAO” che riguarda la nascita di KAIROS, il tempo interiore o tempo perfetto di Dio secondo la definizione greca del termine.
*per conoscere la logica delle comunicazioni di questo Situ Informatico, ti invitiamo a prendere visione della voce: INFORMA-AZIONI SUL SITU.
* (per Alessandro: correggere in tutto il sito la parola Sito con la parola SITU, grazie)

 

Se io volessi dare un concreto valore ai fatti già esposti, in modo che tu possa comprenderne il significato, dopo averli osservati in quanto manifestazione del presente, dovremmo adesso osservarli avendo, sullo sfondo, quel che era accaduto prima. Senza la prospettiva passata, nella quale sono in-site le cause di tutti i fenomeni, ogni vita, ogni fatto, o tentativo di narrarlo, diventa solo un’illusione passeggera. Senza questo sforzo, tu leggerai e potrai essere d’accordo o meno con me, ma difficilmente, potrai trarre da questo scritto, qualcosa di utile.

Agendo invece in questo triplice modo, I-A-O, passando dal presente I, al passato A, per arrivare poi al futuro O, accade che la prospettiva dell’osservatore si possa completamente tras-formare. Il mio intento è di trasformare, un fatto di cronaca, in un’occasione di ricerca sociale e spirituale, capace di mostrare come, le coincidenze e i fatti del destino, siano connessi cosmicamente, da precise leggi superiori che sono il frutto di azioni collettive. Solo se io mi pongo davanti a te, in Christo, come rappresentante spirituale dell’umanità intera, e Signore del Karma, valutando le mie azioni, in una prospettiva superiore, posso trovare la via che a te mi ri-congiunge.

Ci si congiunge con l’altro Essere, in senso Spirituale, non andando avanti, sbattendo fisicamente contro la sua forma fisica, che nel fisico non è compenetrabile, bensì retro-cedendo fino al punto in cui io e te eravamo archetipi umani indifferenziati. Solo risalendo a ciò che accomuna la mia alla tua vita, potremo allora considerare che, ciò che ci ha resi diversi, nel Tempo, è comunque sempre una ricchezza, che arricchisce anche ogni altro essere terrestre. Dopo, potremo avanzare uniti, verso la conoscenza del Mistero del Golgota e scoprire che la via d’uscita dall’Aporia materialistica, oggi dominante, si attua attraverso ciò che, in Christo, ritorna ad essere identificato come Anima Mundi, come essere dell’Uni-Verso.

Questa sorta di strano esperimento, che è diventata per me la mia vita, può diventare prova documentabile, di qualcosa che agisce OLTRE LA MIA IDENTITÀ PUBBLICA FALSIFICABILE, o la tua volontà, per aiutarci, insieme, a comprendere ciò che appartiene in realtà ad entrambi. 

Nel mistero del Karma collettivo dell’Umanità, siamo uniti, anche quando, per un giudizio affrettato, avevamo pensato che la storia di un altro, non ci riguardasse. Ma se nel tempo, andassimo indietro a scoprire tutto ciò che abbiamo impedito e trasformato, per non averla accolta, quando forse avremmo potuto farlo, scopriremo che questa nostra pigrizia, questa libertà di negare l’accesso all’altro da noi, ha limitato la nostra corretta percezione della realtà, rendendo quindi la nostra visione delle cose umane, e della nostra esistenza, meno felice e meno perfetta, di come sarebbe stata se, invece, avessimo accolto l’altro come immagine di noi stessi.

Nel mondo riflesso della sfera sensoriale, dove parole, immagini, emozioni sono solo frammenti caotici di una verità smarrita, fram-menti riflessi e con-fusi, privati dal contenuto spirituale che li sottende.

Senza giungere alla radice di un Pensare Puro, capace di diventare Volontà d’azione nel Karma, avendo Christo come Signore e non Arimane o Lucifero, ci sfuggirà sempre il significato più alto di ciò che abbiamo osservato.

Anche il singolo uomo è un Mistero, e a questo Mistero, come Mistero del Male a cui oggi possiamo e dobbiamo prestare attenzione, uscendo dall’ego e osservandolo, oggettivamente agire nella vita sociale decaduta, dopo averlo accolto e rielaborato come memoria superata, ma impressa nel ricordo, noi cominciamo ad agire nel segno della Libertà, nel modo in cui la intende Rudolf Steiner, nella sua opera fondamentale (la Filosofia della Libertà).

Primo Goetheanum, in legno. Distrutto dolosamente nell’incendio della notte di San Silvestro nel 1922 – Dornach (Sizzera)

L’attuale Goetheanum, ricostruito a partire dal convegno di Natale 1923-24, con la fondazione spirituale della nuova società Antroposofica Universale a cui Steiner diede avvio attraverso gli eventi spirituali connessi con “la pietra di fondazione dell’Antroposofia” – Dornach (Basilea-Svizzera)

I segni del mio karma, hanno confermato la Verità di tutto quanto era stato anticipato da Steiner, nella sua vita esemplare e nelle sue cosmiche conoscenze vissute al cos-petto del Secondo Mistero del Golgota, il Mistero del Christo Eterico, per tanto, a Lui, io dedico quanto segue.

ANTICIPARE LE NECESSITÀ DEL KARMA

Il mio Angelo custode, secondo la Kabala mistica, è Manakel, il 66° Angelo, che si trova a sei “nomi qualitativi” di distanza, dall’ultimo angelo, il 72°, Mumiah, l’angelo della Morte, della fine, in senso apocalittico, questo è l’essere spirituale che chiude, verso il basso, il ciclo Solare dell’anno Angelico.

Ecco, in 66 e ancora 6, come dati oggettivi del mio destino, come io posso, numericamente, riconoscere ciò, contro cui, il destino, da me scelto, mi chiede di lottare.

Manakel concede il discernimento tra Bene e Male, il desiderio di scoprire il confine tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, nel ris-petto della Libertà altrui, ha sempre toccato e smosso la mia volontà, questa bat-taglia mi ha reso tenace nel chiedere risposte, nell’insistere, nel riscaldare i concetti morti che avevo ereditato, fino a ritrovare la verità in Christo  con la passione del calore pro-fuso nella vita, come unica possibilità a me accessi-bile, con-su-mando-mi per risolvere il Male stesso.

 Questo è il corol-lar-io ne-cessar-io, per uscire dal male del tempo. Ciò che avverrà al principio della VIa epoca postatlantica, un evento cruciale che l’antroposofia chiama “la Lotta di Tutti contro Tutti”, è ciò che le persone di buona volontà, possono già sperimentare attraverso la conoscenza spirituale Antroposofica, quando cominciano a diventare lottatori per Michele, anticipando così, il tempo futuro.

Un processo spirituale, che coinvolge tante persone, come TUTTO CIÒ CHE DIVENTA DI PUBBLICO DOMINIO, alla fine dell’indagine, non riguarda il singolo soltanto, ma, se si scende sufficientemente in profondità, chiunque può scoprire che ogni fatto Sali-ente, è anche un pen-siero penato e sofferto, inferto a sé stessi, come dono, RIGUARDA ANCHE OGNI ESSERE UMANO DI QUESTO TEMPO.

Attraverso questa analisi, in senso antroposofico, tu potrai così diventare consapevole del fatto, che certi eventi, certe questioni, legano tutti noi, come popolo, come umanità, come esseri contemporanei, sottoposti allo Spirito del Tempo, che in questo momento, a cominciare dal 1879, iniziò, con la reggenza di Michele Arcangelo, ad agire, non solo nella vita Sociale, ma anche nella singola Anima umana, aprendo la porta al Mistero di Christo-Michele, a cui Steiner, ha dedicato la propria Vita.

Così come, ogni cellula di uno stesso individuo, si trova ad essere sottoposta alle stesse leggi che appartengono all’U-omo intero, è anche possibile considerare ogni individuo, come espressione di tutte le necessità evolutive che pure agiscono sugli altri esseri, attraverso l’involucro Eterico di Christo che supporta con il suo sacrificio, nella corrente del tempo, ogni essere umano che a Lui si rivolga. 

Anche l’uomo, con tutte le sue diversità, è pur sempre un fenomeno della Natura, e se nella Natura sociale, espressione della Libertà e dell’errore, avviene qualcosa di insolito, tanto più questo è insolito e controcorrente, tanto più il suo studio, potrà arricchire la prospettiva globale, di ognuno di noi nel Karma collettivo della Terra.

Solo così, per questa via im-pervia, mi è diventato possibile considerare, nell’arco di 28-29 anni, a partire dal 1989, e facendolo costruttivamente, anche le conseguenze più distruttive delle azioni subite o di quelle che io stessa ho provocato, arrivando alla fine, come intendo fare, ad espandere un concetto di karma futuro, che oggi pochi ancora hanno compreso.

Non esiste infatti solo un karma che viene incontro all’uomo dal passato, ma esiste anche, proprio per effetto della Libertà, nell’applicazione morale della sua dottrina vivente e della volontà di sentirsi parte del tutto che abitiamo, la possibilità di generare un’anticipazione del karma futuro attraverso le forze spirituali di Christo.

Se dovessimo paragonare la cosa, in un più semplice linguaggio economico, dovrei dirti che, se da un lato ognuno ha di fronte a sé un debito personale, che gli può giungere dal passato, così come un altro può forse trovarsi in pareggio fin qui, ma con niente più da poter reinvestire per il domani, si può anche immaginare, ovvero si dovrebbe anche considerare, che un altro possa aver risparmiato di più, mettendo da parte i frutti accumulati spiritualmente senza averli subito usati per sé stesso e continui a lavorare più di quel che dovrebbe, seguendo l’impulso morale, PERCHÉ IMMAGINA CHE DOMANI, FORSE, IL SUO PICCOLO “PATRIMONIO DI ESPERIENZA E CONOSCENZA” POTRÀ ESSERE USATO PER ALTRE COSE, MA ANCHE DA ALTRE PERSONE: questo è ciò che ha fatto Steiner di sé. Questo suo esempio mi ha rivelato, nel tempo, essere anche il mio compito, nei limiti della mia umilissima personalità umana.

Andare incontro al karma futuro dell’umanità, facendosene carico nel modo giusto è però possibile solo grazie alla conoscenza antroposofica che ci permette di anticipare i tempi che si preparano fino a trarre nuove forze e nuovi stimoli, dal nostro io, per agire volont-aria-mente, respirando già il futuro della comunità umana e non perché costretti, ma con l’idea di trovare gioia e appagamento nel pagare di persona e di mettere in evidenza anche i debiti e gli errori fatti da altri.

Ogni morte apre la via al superamento dell’illusione, della separazione, causata dalle duplici forze ostacolatrici che operano nella società, e nell’uomo, come riflesso oggettivato fuori dall’uomo, di ciò che prima si annidava, non visto, nelle singole individualità. Accogliendo ciò che ci viene dal passato, noi possiamo allora portarlo integralmente in noi, rielaborarlo in modo che esso finisca così di rimbalzare fuori continuando a generare confusione e distruzione. Per fare questo bisogna per-donare. Bisogna essere certi che dal Male consumato, si può sempre estrarre il Bene.

dettaglio Autoritratto: Io brucio

OPERA DI ELEONORA BRIGLIADORI – titolo: IO BRUCIO – Autoritratto a figura intera – grandezza naturale (200 x 100 cm)

 

“ Io sono la causa e sono la cura, di tutto ciò che incontro sul mio cammino. Se non mi oppongo e lo lascio agire in me, fino alle estreme conseguenze, limitandomi solo a denunciarlo per renderlo visibile ed evidente anche a chi lo ha reso dolosamente possibile, io agisco sul mio futuro, liberandomi dagli effetti negativi e ostruttivi del passato, io comincio a vivere, come collaboratore delle forze Spirituali, presagendo L’ALBA DEL SESTO GIORNO…”.

Per comprendere il CONCETTO DI LIBERTÀ così come io lo intendo, non basta una vita sola. Bisogna aver avuto la possibilità di INTERSECARE TRA LORO E DI SPERIMENTARE IN CONGIUNZIONE, GLI EFFETTI DI ALMENO DUE INCARNAZIONI.

Le memorie della mia precedente incarnazione, si sono rivelate a me, come impulsi di volontà a partire dai miei 29 anni. In quell’anno, 1989, sentii che l’elemento morale risorgeva in me, con una forza straordinaria, imponendomi di dare alle mie scelte, un significato nuovo e diverso.

Diverso da ciò che era stata fino ad allora, la mia visione del mondo. La visione che avevo accolto dalla famiglia, dalla scuola, dalle esperienze professionali, fino ai 28 anni, era improvvisamente mutata, per effetto del karma passato che era tornato ad agire. Da quel momento ebbe inizio la mia Lotta con il Drago, simboleggiata dalla Lotta di Michele nell’io umano.

Copertina Tessera Associativa del Laboratorio Artistico Kognitivo – disegni di Eleonora Brigliadori – la prima versione cartacea della Tessera fu consegnata a mano a Balestrino (Savona), in occasione del seminario del 23-25 settembre 2016 dedicato a Michele, dove l’incontro simbolico con il Drago Arimanico di questo tempo (mezzi di comunicazioni corrotti dalla menzogna e dall’avidità) nella forma degli inviati delle IENE, diede inizio alla combustione e alla successiva morte civile di Eleonora Brigliadori e alla sua Spiritualizzazione Volontaria con l’abbandono della vita Mondana. Il L.A.K. iniziò l’attività con la mostra al Vittoriano di Roma, EWOLWING ART nel 2011. fu poi fondato Spiritualmente a Roma (Prima Porta) il 31 gennaio 2014, dopo due anni di attività in italia e all’estero, come sostegno esterno all’Antroposofia. Il primo incontro del LAK si tenne a Balestrino nel 2012 dopo la fine della formazione di Euritmia che Eleonora seguì tra il 2006 e il 2012 tra Dornach e Roma, per completare la sua formazione antroposofica nell’elemento artistico che faceva già parte del suo Karma nella vita precedente.

Il passato, in altri termini, si stava scontrando con quello che il mondo fuori di me, attraverso l’educazione e lo studio, aveva trasformato in realtà, anche attraverso le mie esperienze di vita passate, ma im-prov-visa-mente, io mi accorgevo che quello che facevo di me nel mondo e quello che sentivo Urgere nel mio io, non erano più compatibili. Questa crisi fu il grande dono che a distanza di altri 28 anni, da quei giorni di transizione, mi permettono di affermare quanto la mia vita ha già, pubblicamente, reso evidente.

Non potevo più continuare ad agire come avevo fatto fino ad allora. Tra la mia nascita e i primi 28 anni, io ero rivolta al passato, usavo i doni di vita, di salute e di bellezza che le scelte fatte per venire al mondo, mi avevano forNito, (nella prima parte erano entrate in me delle forze retroattive legate alla mia costituzione animica, ENNE in Euritmia significa portare in sé come esperienza) e quella che avevo in-contrato, nella corrente ereditaria, mi avevano forMato (ovvero avevo fatto una EMME in euritmia, che rappresenta ciò che conduce all’armonia, agendo dai confini cosmici dell’ACQUARIO, cioè da fuori, temprando il mio io, in formazione, con il mondo sociale, dove avevo cercato di accordare il mio anelito interiore, con ciò che il mondo mi offriva) così avevo dato forma al mio essere individuale, con questa lotta che è la lotta di ognuno di noi.

Da quel momento ero finalmente un individuo completo. Ma col 29esimo compleanno, qualcosa di inaspettato si era rivelato:  io non ero più la stessa persona, perché dopo i primi 4 settenni, era entrato in azione il mio io, dell’incarnazione precedente, che mi chiedeva di agire adesso, a partire dall’ “io sono”, ovvero secondo il primo comandamento cristiano: “IO SONO IL SIGNORE DIO TUO, NON AVRAI ALTRO DIO, FUORI DI ME”

Premetto che posso fare queste considerazioni, solo adesso, alla luce di altri 28+1 anni di esperienza, di studio del karma e dell’antroposofia, ma che allora, nell’’89, io non sapevo cosa fosse l’antroposofia, non ne avevo mai sentito parlare, e non avevo che una vaga idea di cosa fosse il Karma, ma soprattutto non mi trovai a fare quello che fu fatto, condotta da concetti intellettuali o da strategie coscienti, no!

IO LASCIAI SOLO AGIRE L’ELEMENTO MORALE, attraverso la vita sociale, semplicemente per il fatto che avendo acquisito improvvisamente una notevolissima  notorietà, cominciai a sentire che ogni mia azione, ogni mia scelta veniva amplificata per mezzo del mio ruolo pubblico, in modi che non avrei mai immaginato e che quindi avrei dovuto divenire cosciente delle mie azioni in un modo completamente nuovo.

Il mio pensiero di allora fu: non voglio più che di me, passi al mondo mediatico, qualcosa di imperfetto, perché non voglio che lo spirito di emulazione, causato da me, possa corrompere gli altri attraverso di me, per colpa delle mie debolezze e dei miei errori.”

Prima dei 29 anni non mi ero mai posta questa questione. Avevo agito Eticamente, sì, sentivo che quello che dicevo, ad esempio in un’intervista, restava nel tempo, come un’immagine impressa nel sentire di molte altre persone, ma vivevo il mio sentire con libertà, (sebbene non ancora nel senso de “la Filosofia della Libertà”- O.O. 4 – ed. Antroposofica – Rudolf Steiner , come oggi considero questa parola scrivendola con la lettera Maiuscola )

Negli anni ‘80, quindi, nel mio quarto settennio di vita, tra i 21 e i 28, riconoscendo sia a me che agli altri, la libertà di agire, ma anche di sbagliare, di raccontare le mie esperienze, sebbene non fossi ancora cosciente che, come MODELLA, attrice, presentatrice, io ero anche un “MODELLO”, cercavo di agire ancora solo SU BASE ETICA, NEL NON FARE, E NEL NON DIRE, NULLA CHE POTESSE ARRECARE DANNO AGLI ALTRI.

Fare l’indossatrice, sfilare, diventare testimonial per una pubblicità, era allora, considerato da me, solo stru-mental-mente, per andare all’Università e pagarmi gli studi, per viaggiare, per avere una macchina, una casa mia; erano quelli gli scopi, al principio, ma ancora non mi ponevo davanti, con chiarezza, la questione morale, nelle sue implicazioni superiori.

Non avevo ancora, davanti agli occhi, l’intera prospettiva morale dell’uomo della Va epoca postatlantica (dal 1430 circa ad oggi e fino al 3000 d.C.), né potevo pensare, in concetti spirituali dinamici, e concreti come oggi, senza prima aver acquisito l’Antroposofia. Non ero pienamente cosciente di tutta la prospettiva che la Scienza dello Spirito mi avrebbe dato solo nel tempo.

Non immaginavo che all’interno della stessa vita, io avrei preso coscienza del karma molto rapidamente, per effetto di questo anelito e che nella stessa incarnazione si sarebbe rivelata anche la legge del Karma Futuro, il Karma Solare della Libera-Azione, nella Libertà.

Non volevo però più contrarre altri debiti, costasse quel che costava!!! Volevo crediti formativi per il futuro e ti posso dire che li ho ritrovati tutti, con “enormi interessi di vita”, in questi ultimi 28 anni, quando la mia vita ha superato il cancro, e i miei tre figli sono stati salvati da gravissimi rischi. Per gratitudine spirituale avevo preso un impegno con me stessa: non ero più disposta a generare altri debiti, per mezzo di altri, che mi usavano indebitamente, e ho detto molti più no che si.

Prima dell’89 non mi era ancora evidente, quel che di distruttivo si sarebbe potuto celare, in virtù delle mie facili scelte, dietro ad ogni mia accettazione passiva delle leggi altrui, che non fossero moralmente giuste. Questo è un CONCETTO MORALE MOLTO AVANZATO, difficile da accettare, per chi non conosca l’antroposofia e ignori il senso della dottrina delle vite ripetute, con le sue ripercussioni karmiche. Ciò nonostante la mia vita dimostra la realtà oggettiva e karmica di questa dottrina.

Solitamente le persone non hanno l’opportunità di sperimentare nell’immediato gli effetti delle loro azioni, perché nell’ipocrisia confondono sé stessi, poiché non lottano fino in fondo, ma solo fino ad un certo punto, poi cedono, spesso rinunciano o posticipano, per pigrizia o deficienza intellettuale, la loro resa dei conti, oltre la soglia della Morte, negando la comprensione dei fatti spirituali che li riguardano, per comodità ed egoismo. È facile avere successo nel sistema nascondendosi, è facile inveire e insultare gli altri crogiolandosi nel tepore anonimo dei gruppi ereditari di appartenenza, fondendosi nelle abitudini immorali degli altri, per nascondere le proprie mancanze, sventagliando, tra la folla, striscioni di parole vuote, vendendosi alle ideologie di moda, sebbene si sappia che queste, a pensar meglio, si mostrano davvero contraddette dai fatti.

È facile farsi strada applicando alla vita le convenzioni passate, consolidate dagli altri, o usufruendo della copertura legale delle lobby di appartenenza che fanno corpo compatto per la difesa di una minoranza a prescindere dalla responsabilità dei singoli individui che ne fanno parte.

Questa è la Ragione per cui la manifestazione del Karma resta, in gran parte annacquata, si mostra sbiadita, ritardata, allontanata sistematicamente dal sistema che vuole deresponsabilizzare l’uomo e renderlo patologico, per ogni suo problema, solo per poterlo colonizzare meglio.

Le ragioni che potrei addurre a riprova di quel che sostengo, sono infinite, ma quel che ne consegue, che qui voglio dimostrare, è che, in tal mondo, lasciando che altri decidano per noi, nascondendosi nell’omertà e nel silenzio, per le nostre anime si ottiene solo qualcosa di falso, di davvero Arimanico o “Satanico” (secondo l’antico linguaggio veterotestamentario).

In tal modo le forze che negano lo Spirituale nell’Uomo, per continuare a possedere gli impulsi immorali dell’umanità e renderci schiavi della necessità, ottengono il loro bottino, ma a pagare è sempre l’uomo. È un po’ come la creazione della moderna economia astratta dei titoli tossici, che produce carta moneta come debito posticipato, un debito che sta creando uno tsunami distruttivo di immani proporzioni. Un flagello creato dal potere economico che oggi governa il mondo, ma che si sta abbattendo ora su tutti noi.

Queste forze ostacolartici, in altre parole, ottengono dall’uomo, ciò che in realtà vogliono per sé stesse: odio, paura, dolore, violenza. Queste sono le forze che nei substrati profondi degli istinti più bassi dell’uomo, nutrono queste Entità rafforzandole e queste Entità si annidano nell’uomo, non solo in me, ma anche in te, cara amica e caro amico. E tali Forze sono tanto più potenti, nella loro distruttività, tanto più Esse vengono ignorate. Con il negazionismo materialista, con il diverti-mento, che mente, deviando l’uomo dalla sua missione morale, le loro azioni, camuffate, non vengono più ravvisate con chiarezza, e le anime sono paralizzate. Se della loro esistenza non si sa nulla, se i concetti antroposofici sono derisi e le conoscenze che servirebbero vengono rifiutate ESSE, ALLORA, HANNO CARTA BIANCA PER SMEMBRARE L’UOMO.

Oggi la scienza materialistica che pensa il Sole come una fornace di idrogeno e non come Essere Spirituale, la Medicina che ignora l’azione spirituale dell’io e dell’anima passata nel processo di guarigione, la logica sociale del deresponsabilizzare, del delegare e del commiserare, cavalcando l’invidia e la separazione, sono una Logica contro l’uomo, come ben diceva Massimo Scaligero già negli anni ’70. (“La logica contro l’uomo” – Ed. Tilopa – Massimo Scaligero – antroposofo italiano del secondo dopoguerra)

Questo modo di vivere, di pensare, di sentire e DI IMMAGINARE LA VOLONTÀ DEL MONDO, SOLO COME VOLONTÀ DI POSSESSO DELL’UOMO, ha paralizzato l’azione delle forze spirituali che ci vorrebbero aiutare. Per liberarci dai lacci di Lucifero e da quelli, ancora più potenti, di Arimane oggi ci vuole un atto di coraggio. Gli Dei devono conoscere l’azione di questi esseri per aiutarci e lo possono fare solo per tramite dell’uomo che li affronta e li combatte portando dentro di sé, gli effetti dell’errore e del male. Questo è ciò che per tutta la vita ha fatto Rudolf Steiner, che ha combattuto, nel suo tempo, la prima cosmica battaglia con l’aiuto dell’Arcangelo Michele, proprio a partire dal 1879, quando aveva appunto 18 anni e, ALLA GUIDA DELL’EVOLUZIONE TERRESTRE, ENTRAVA NELLO SPIRITO EVOLUTIVO DELLA TERRA CON IL GRADO DI ARCAI, LO SPIRITO DI MICHELE che oggi conduce anche le mie azioni.

Certo hanno anche Loro, gli Ostacolatori, hanno una funzione evolutiva, senza Lucifero noi oggi non potremmo pensare, non avremmo idee, non capiremmo l’Arte, così come, senza Arimane non avremmo ossa, non potremmo sbattere la testa nel muro e sentire dolore. Loro ci hanno reso quello che siamo, per portarci verso la Libertà come fossero gli allenatori del nostro libero arbitrio.

Senza l’azione combinata di queste duplici forze oppositive, l’uomo non sarebbe mai potuto diventare Libero. Ma ogni conquista ha anche un prezzo da pagare. A fronte della Libertà e dell’egoismo che ci ha individualizzato e resi esseri umani irripetibili, a fronte del dono dell’intelligenza, e della vita fisica, che ci ha inserito nel mondo per sperimentarne la immane bellezza, sono anche subentrati nelle nostre anime, attraverso il sangue, e la corrente ereditaria del genoma, tutti i difetti dell’uomo.

Anche l’ombra dell’uomo si tinge di rosso nel calore del sangue

Un cuore tripartito di Vanessa Beecroft

Ce lo conferma, anzitempo, la mitologia di Epimeteo e di Prometeo che ci ricorda come attraverso la metafora del Vaso di Pandora, l’uomo sia diventato causa e diffusore dei suoi stessi mali. Noi abbiamo fatto il guaio. Noi dobbiamo rimediare. Noi dobbiamo imparare a pensare in una nuova prospettiva, prima di agire, non dopo, ma dobbiamo pensare avanti anche nella prospettiva spirituale, poiché quel che lasciamo qui, è quello che ritroveremo quando torneremo.

Sarà amplificato e peggiorato quando torneremo, se non lo avremo ripensato prima di lasciare il corpo. Dobbiamo ripensare, ricordare interamente e moralmente, le nostre vite, per progredire con dei concetti, non illusori, ma concreti, che siano capaci di superare finalmente le illusioni dello spazio e del tempo, altrimenti per noi non esisterà nulla di buono nel futuro…

Dobbiamo considerare che il pensiero materialistico, con tutte le sue infinite definizioni profondamente intelligenti, studiate con ingegno, ma spesso astratte dalla vita reale, ha finito, dopo l’illuminismo, per considerare l’uomo alla stessa stregua di una macchina.

 … … …

Aronoele nella V di LOVE con i suoi pensieri intrecciati di amore retrospettivo

Fine seconda parte

continua

 

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Una risposta a “ULTIMO MES-SAGG-IO DI ELEONORA BRIGLIADORI” – Seconda Parte

  1. È proprio vero che liberarsi dai ganci delle forze ostacolatrici richiede un atto di coraggio e di fiducia nel mondo spirituale. Richiede inoltre fiducia in te, nel tuo essere cosmico in divenire. Tu ne hai sempre avuto di coraggio!

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